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8 luglio 2019

Intervista al campione italiano di apnea Homar Leuci

Nutrizione e apnea: come nutrizione ed integratori Aqua hanno contribuito al raggiungimento del nuovo record italiano di apnea

Homar Leuci, il 25 giugno, nelle acque di Sharm El Sheik, ha realizzato il nuovo record italiano di apnea in assetto costante. Durante l’anno di preparazione e la fase di gara, il campione italiano ha testato un nuovo programma nutrizionale abbinato agli integratori Aqua by Vitaminity. I primi studiati per il freediving e la pesca subacquea. 

Ecco come ci ha raccontato la sua impresa sportiva e la relazione tra nutrizione e apnea.

 

Homar, hai appena raggiunto un nuovo record. Ci racconti la tua impresa?

Certo. Sono reduce del record italiano di apnea, che ho appena stabilito nelle acque di Sharm El Sheik la scorsa settimana. Il 25 giugno per l’esattezza.

Il progetto era ambizioso. Avrei voluto tentare il record del mondo con -131 metri. Purtroppo, non ho avuto abbastanza tempo per raggiungere queste metrature, ma ho raggiunto la metratura eccezionale di -121 metri. Quindi ho battuto il record italiano di ben 3 metri.

Sono il primo italiano ad aver portato l’apnea oltre i 120 metri in assetto costante. Assetto costante, per chi non lo sapesse, significa che l’atleta nuota fino alla profondità, e altrettanto nuotando con un solo respiro torna verso la superficie.

Anche durante i tentativi di record, ho testato gli integratori Aqua by Vitaminity: L’Aqua Dive One, Aqua Dive Two e il Recovery Dive.

 

 

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Homar Leuci ed il suo team, durante un allenamento, pochi giorni prima di realizzare il record.

 

Che ruolo hanno giocato gli integratori Aqua nella tua impresa sportiva in apnea?

Mi hanno dato una grossa mano! Certo, l’utilizzo degli integratori non è fine a sé stesso. Dietro c’è una preparazione fisica, una nutrizione, un’attenzione a questi dettagli molto importante.

Gli integratori però, mi hanno dato, in quello che ho potuto testare, sia durante gli allenamenti che durante la performance, non solo un aiuto alla performance stessa. Ma, per esempio, anche nella fase di risalita, in cui si concentra una grossa quantità di acido lattico e fatica muscolare. Mi hanno aiutato anche in quelle delicate fasi di recupero fra un tuffo e l’altro, permettendomi di avere dei tempi di recupero più brevi.

 

La parola ora al nostro esperto Vitaminity. Come è stato strutturato il programma di allenamento di Homar Leuci?

Salve, sono il dott. Jacopo Querci, sono un biologo molecolare nutrizionista e preparatore atletico.

Affrontare un record non è una cosa semplice. Soprattutto in uno sport come l’apnea profonda. Dove la scienza non ci aiuta, poiché ancora molto poco si conosce del metabolismo cellulare a quelle profondità, oltre gli 80 metri. Quindi iniziare a collaborare con Homar Leuci per il record del mondo è stata una decisione meditata.

Abbiamo usato perlopiù creatività e, soprattutto, intuito. Ogni allenamento che provavamo doveva avere un feedback di sensazioni da parte di Homar. E se queste erano positive, voleva dire che eravamo sulla strada giusta, ed allora si poteva affinare.

In poche settimane avevamo in mano un protocollo di allenamento a secco, in palestra quindi, ed in piscina che potesse permettere un adattamento ipossico, ossia alla carenza di ossigeno, ed un adattamento ipercapnico, ossia all’aumento della quantità di anidride carbonica presente nel sangue.

 

 

 

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Homar Leuci e Jacopo Querci durante un allenamento in piscina.

 

In che modo il programma alimentare ha influenzato i risultati che Homar Leuci ha ottenuto?

La parte nutrizionale è stata fondamentale poiché, nonostante possa non incidere più di tanto il giorno della performance. Essa rappresenta le fondamenta sul quale iniziare l’adattamento molecolare fisiologico.

Quello che abbiamo ottenuto con i protocolli nutrizionali, è stato migliorare quella che io chiamo l’elasticità metabolica. Un aspetto importantissimo durante l’apnea profonda. Perché non sappiamo quanto ossigeno possa essere utilizzato e in che modo il corpo passa da un consumo energetico aerobico a quello anaerobico durante le varie fasi del tuffo.

Il grande aiuto è stato dato soprattutto dagli integratori Aqua, sviluppati da me e dal chimico Guido Roli in qualità di esperti Vitaminity. Ci hanno permesso di aiutare l’atleta nelle varie fasi di preparazione e di recupero.

Se vuoi aiutare un professionista dello sport a migliorare la performance, devi conoscere bene quella disciplina. Sono anche io, nel mio piccolo, un apneista. E quindi conosco le sensazioni della discesa e della risalita da fondo in apnea.

Con gli integratori Aqua abbiamo unito in modo sinergico delle molecole che permettono una maggiore efficienza energetica anaerobica, un tamponamento dei fattori di ossidazione che si generano durante l’apnea profonda, ed una formula che permette un allenamento più lungo ed un recupero più breve.

Nutrizione molecolare, allenamento ipossico/dinamico ed integratori Aqua sono stati di grande aiuto in questo lungo anno di avvicinamento al record. Che si è concluso con una quota di tutto rispetto, -121 metri. Regalando a Homar il titolo di campione italiano, e primo a scendere sotto i 120 metri.