La Serenoa Repens è la pianta che salvaguardia la prostata. Conosciamola meglio.
La Serenoa Repens svolge un'azione specifica sugli ormoni maschili e si rivela utile per problemi tipicamente maschili
Anche l’uomo ha i suoi rimedi che Madre Natura gli ha dedicato.
La serenoa è una pianta fondamentale per la salute dell’uomo, da utilizzare in via preventiva e come rimedio per diversi disturbi legati all’apparato urinario e sessuale.
Serenoa repens: la pianta
La Serenoa repens è una palma originaria del Sud America (infatti è nota anche come Saw Palmetto, o palmetta della Florida) e appartiene alla famiglia delle Arecaceae. Questa pianta possiede un fusto che arriva a toccare i 4 metri di altezza, sviluppando le ormai note foglie a forma di ventaglio.
Le popolazioni indigene ne consumano in quantità perché ottimo rimedio preventivo per disturbi delle vie urinarie e sessuali. Oggi le sue proprietà sono confermate e svolge un’azione modulante sul sistema ormonale.
Da non sottovalutare come rimedio in caso di problema già insorto ma soprattutto in via preventiva, assunta a periodi regolari: impedisce la formazione di infiammazioni a carico del sistema urinario, prostatico e agisce come rimedio per l’alopecia.
Serenoa Repens: i principi attivi
Della Serenoa si utilizzano soprattutto i frutti da cui si ricava l’estratto idroalcolico o macerato glicerico, molto utile per la salute.
Svolge la sua azione principale sul sistema ormonale, soprattutto per l’uomo. In caso di disturbi della prostata, risulta un’alleata formidabile, ma anche in caso di perdita dei capelli e nei casi più complessi di alopecia.
I principi attivi contenuti nella pianta sono:
- steroli
- acidi grassi
- carotenoidi
- oli essenziali
- polisaccaridi
L’effetto è dato dalla combinazione di principi attivi che svolgono un’azione antagonista sugli ormoni sessuali, agendo come antinfiammatorio e diuretico.
Serenoa Repens: le proprietà
Le proprietà della Serenoa Repens la rendono utile con successo nelle problematiche legate all’apparato uro-genitale maschile, nell’ipertrofia prostatica e nell’insorgenza dei primi disturbi legati alla minzione o alla difficoltà nel fare pipì.
La proprietà diuretica della pianta contrasta il meccanismo di non totale svuotamento della vescica, con conseguente permanenza di un residuo costante di urina. La presenza di urina facilita la formazione di batteri e quindi l’infiammazione a carico dei tessuti prostatici.
L’azione antagonista a carico degli ormoni è data dalla presenza di beta-sitosterolo, contenuto nel frutto della serenoa, che inibisce l’enzima 5 alfa reduttasi. Questo enzima è implicato nella trasformazione del testosterone in una molecola che stimola la proliferazione cellulare, causando la fastidiosa ipertrofia prostatica.
La serenoa svolge un’azione prettamente antinfiammatoria, riducendo la permeabilità capillare, indotta dall’istamina.
Cosa succede se la proliferazione cellulare aumenta e il tessuto della prostata si ingrossa? Iniziano a insorgere i primi problemi e fastidi, soprattutto negli uomini sopra i cinquant’anni: il tessuto ingrossato comprime la vescica e restringe l’uretra.