Ingrassare per stress: una questione complessa
Lo stress fa ingrassare? È una domanda comune tra le persone, soprattutto quando, dopo un periodo particolarmente ansiogeno, si nota qualche chilo in più. Tuttavia, prima di imputare al proprio lavoro, alla propria famiglia o alla propria situazione economica, la colpa del proprio aumento di peso, è necessario fare un passo indietro.
Si tratta, infatti, di un processo elaborato e, in quanto tale, per essere spiegato nel modo corretto richiede una determinata conoscenza del corpo umano. Ecco perché abbiamo chiesto perché lo stress fa ingrassare a chi conosce davvero la risposta: il dott. Jacopo Querci, biologo nutrizionale e preparatore atletico.
Stress e aumento di peso: la scienza risponde
Lo stress fa ingrassare? L’ansia fa ingrassare? Il nervosismo fa ingrassare? Sì, sì e ancora sì. L’aumento di peso potrebbe essere una delle possibili conseguenze quando si sottopone il proprio corpo ad un eccessivo stress interno o esterno. Inoltre, questa potrebbe non essere l’unica conseguenza spiacevole. Ma, perchè accade?
Come ha spiegato il dott. Querci, biologo molecolare, quando siamo sotto stress nel nostro corpo si attiva un particolare meccanismo e più esso è costante e continuo, più questa serie di reazioni chimiche che accadono all’interno degli organi è accentuata. Analizzare nel dettaglio queste reazioni ci permette non solo di capire perché lo stress incrementa il nostro peso corporeo, ma soprattutto quali altri effetti ha sulla nostra salute.
Siamo sempre stressati
Quando si parla di stress, è doverosa una premessa: ciascun organismo è sempre soggetto a fonti di stress, sia interne che esterne, e reagisce producendo cortisolo, in modo da ristabilire l’omeostasi. Per cui, la produzione di cortisolo, l’ormone che il nostro corpo produce per far fronte allo stress, è del tutto normale. Ciò che non è normale, invece, è una situazione di stress elevato e costante al punto da costringere il nostro organismo ad aumentare la produzione di cortisolo per fronteggiare una fonte di stress notevole.
La prima indiziata? La disinformazione
Jacopo Querci ci ricorda come, quando si parla della correlazione tra stress e alimentazione, sia centrale il ruolo che ricopre la comunicazione. Informazioni da fonti non verificate, persone non professioniste e marketing fallace possono alimentare in noi delle false verità che, con il tempo, incrementano le nostre esperienze negative passate. Tutto ciò non solo contribuisce ad aumentare il livello di stress, ma anche a instaurare un rapporto dannoso con l’alimentazione. Per cui, il modo migliore per evitare che questo accada è conoscere cosa succede davvero nel nostro organismo.
Stress e sistema nervoso centrale
Quando il nostro corpo è sottoposto a una notevole fonte di stress, all’interno del sistema nervoso centrale (SNC), si attiva l’ipotalamo. Quest’ultimo, a sua volta, aumenta la stimolazione del sistema nervoso autonomo del braccio simpatico, il quale ha la necessità di:
- Aumentare i livelli energetici dell’organismo;
- Aumentare la glicemia sistemica, anche a livello del sistema nervoso centrale;
- Ottenere un’immediata richiesta di calorie da cibi con un alto impatto calorico, come grassi e zuccheri.
Questa stimolazione simpatica, spiega il dott. Querci, agisce poi su altri tre organi: il fegato, il muscolo scheletrico e il tessuto adiposo.
Perché lo stress fa ingrassare? Il ruolo del fegato
Il biologo molecolare Jacopo Querci prosegue andando ad analizzare cosa accade al fegato quando il nostro corpo affronta un periodo stressante. Nello specifico, insorgono tre fenomeni che comportano, da un lato, l’aumento delle dimensioni del fegato e, dall’altro, l’incremento di grassi. Questi processi, strettamente correlati al sistema nervoso simpatico e alla produzione di cortisolo, sono:
- Aumento della lipogenesi;
- Incremento della produzione di colesterolo;
- Aumento della steatosi epatica, ovvero la produzione di cellule epatiche che accumulano grasso.
Stress e muscoli
Sottoposto allo stress sia diretto sia mediante il sistema nervoso centrale, spiega il dott. Querci, il muscolo scheletrico diminuisce la cattura di glucosio e aumenta la proteolisi, cioè la disgregazione della muscolatura. Allo stesso tempo, aumentano sia la lipolisi (per migliorare l’efficienza energetica) sia il numero di trigliceridi. Inoltre, l’azione insulinica, che modula l’ingresso dello zucchero del muscolo, viene inibita rimanendo nel sangue. È proprio così che lo zucchero in eccesso finisce nel tessuto adiposo.
Zucchero in eccesso e… lo stress fa ingrassare
Una volta che lo zucchero in eccesso si è depositato nel tessuto adiposo, ecco cosa accade al nostro organismo:
- Aumenta la cattura di glucosio;
- Aumenta il deposito di certe tipologie di grasso;
- Le cellule diventano sempre più grosse;
- Aumenta la vascolarizzazione, ovvero nuovi capillari sanguigni portano più zuccheri;
- Aumentano i depositi viscerali.
Tutto questo, afferma il dott. Jacopo Querci, dà avvio ad un aumento degli acidi grassi circolanti e all’aumento dell’iperglicemia, comportando così una maggiore resistenza insulinica. Questo passaggio conclude il ciclo indotto dallo stress, dove è chiaro perché il nostro organismo, se sottoposto a una fonte di stress elevata e a lungo termine, assuma un peso corporeo maggiore.
Per saperne di più, guarda il video completo “Perché lo stress fa ingrassare?”
di Jacopo Querci qui.
Rimedi per stress: cosa fare per stare meglio
Abbiamo visto che non solo un livello moderato di stress è del tutto normale, ma potrebbe anche essere benefico per migliorare la propria performance lavorativa e non. Tuttavia, come ci ha spiegato dettagliatamente il dott. Querci, un livello di stress eccessivo a lungo termine dà origine a una situazione deleteria per il nostro organismo. Per cui, cosa possiamo fare per stare meglio?
Innanzitutto, è importante prendere consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni, così da riconoscere quando ci si trova ad affrontare per un lungo periodo di tempo sensazioni negative. In secondo luogo, bisognerebbe capire la causa scatenante di tali sensazioni, in modo da fare qualsiasi cosa per migliorare il proprio stato emotivo.
Al fine di promuovere una sensazione di calma e serenità, si potrebbero sfruttare le proprietà terapeutiche dei migliori principi attivi ed estratti naturali. Abbinare al proprio stile di vita un integratore per ridurre gli stati ansiosi come Vitaminity Anti-Anxiety potrebbe rivelarsi la scelta ideale per aiutare il proprio organismo a ristabilire il normale livello fisiologico del tono dell’umore.