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3 marzo 2021

Resveratrolo: a cosa serve, benefici e controindicazioni

Nei primi anni 90, i ricercatori individuarono la presenza di Resveratrolo nel vino rosso. Il fatto destò grande interesse: finalmente esisteva una spiegazione scientifica al paradosso francese, ossia al fatto che gli abitanti del sud della Francia, nonostante una dieta ricca di burro, panna e formaggi, noti grassi saturi, presentassero una bassa incidenza di malattie cardiovascolari.

Il consumo abituale di vino rosso, ricco di resveratrolo e altri flavonoidi, fu indicato come possibile fattore protettivo. L'attenzione nei riguardi del resveratrolo diede il via ad un gran numero di studi sul ruolo che questa molecola ha nella prevenzione e trattamento di molte patologie.

 

Ma cos'è il resveratrolo esattamente?

In questo articolo cercheremo di spiegare in modo semplice e chiaro il ruolo di questa importantissima molecola naturale.

Scopriremo:

Iniziamo subito!

 

Resveratrolo: che cos'è?

Il resveratrolo è una molecola, uno stilbene per l'esattezza, di derivazione vegetale. Le piante producono resveratrolo per proteggersi in situazioni di stress da lesioni, infezioni da parte di funghi o batteri ed esposizione a raggi ultravioletti.

 

Resveratrolo: dove si trova?

 

resvertatrolo

 

Nel regno vegetale il resveratrolo si trova in particolare nella buccia dell'uva e nel vino, in misura maggiore in quello rosso. La quantità di resveratrolo presente nel vino, oltre che dall’uva utilizzata, dipende dalle modalità di lavorazione e dai processi di fermentazione. 

 

Il resveratrolo è presente in quantità apprezzabile anche in altri alimenti oltre all'uva, come arachidi, cacao e mirtilli.

Una pianta particolarmente ricca di resveratrolo è il Polygonum cuspidatum o poligono del Giappone, le cui radici possono arrivare ad aver un contenuto di resveratrolo quattrocento volte superiore a quello dell’uva e i cui estratti secchi sono ampiamente utilizzati in nutraceutica.

In conclusione, una dieta varia che prevede un consumo ragionevole di vino rosso, frutti di bosco, cacao e arachidi può determinare un apporto costante, anche se non molto elevato, di resveratrolo.

Tuttavia, è bene ricordare che il contenuto di resveratrolo negli alimenti è comunque sempre modesto, vino rosso ed uva compresi, e non permette di raggiungere le quantità utilizzate nella maggior parte degli studi. 

Proprio questo aspetto giustifica l'ampio uso del resveratrolo nel campo dell’integrazione alimentare, dove possono essere concentrate dosi maggiori di questa molecola, tali da poter svolgere l'azione antiossidante e di contrasto a molte patologie.

 

Resveratrolo: a cosa serve? 

I benefici del resveratrolo per la salute sono diversi, sebbene alcuni siano ancora da validare dal punto di vista scientifico.

Il resveratrolo ha capacità antiossidanti e antinfiammatorie, risulta protettivo per i vasi sanguigni ed è in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA. Da alcuni studi risulta inoltre che le persone che seguono una dieta ricca in resveratrolo sarebbero meno esposte al rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e cancro. In particolare, la sua capacità antiossidante contribuirebbe alla protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi e, grazie a questa sua proprietà, il resveratrolo risulta utile contro l'invecchiamento cellulare e dunque della pelle.

 

Resveratrolo: integratori

Grazie alle numerose proprietà di questa molecola, gli integratori contenenti resveratrolo sono molto utilizzati. Le indicazioni principali degli integratori di resveratrolo, principio attivo utilizzato da solo o abbinato ad altri principi attivi, sono:

  • Azione antiossidante
  • Azione anti-age
  • Regolare funzionalità dell'apparato cardiovascolare
  • Funzioni depurative dell'organismo
  • Drenaggio dei liquidi

Vitaminity ha inserito questo principio attivo in integratori ad azione antiossidante e anti-invecchiamento, come Vitaminity Anti-Age e Vitaminity MSM 1000mg.

 

resveratrolo

 

Resveratrolo: effetti collaterali e dosaggi

Il resveratrolo, ad alti dosaggi, può interferire con alcuni farmaci, in quanto interferisce con l’azione del citocromo P450, un gruppo di enzimi responsabile del metabolismo di un gran numero di farmaci. L’assunzione di integratori contenenti dosi elevate di resveratrolo assieme a farmaci deve quindi essere fatta consultando il proprio medico.

Inoltre, la somministrazione di dosi elevatissime di resveratrolo, come terapia per alcuni tipi di tumori, ha fatto registrare possibili problemi gastrointestinali e dolori addominali.

In quanto ai dosaggi, se questo antiossidante viene assunto da solo, un buon compromesso tra le dosi minime di efficacia e quelle che provocherebbero effetti avversi a breve (diarrea) ed eventuali effetti avversi a lungo termine, potrebbe essere di circa 200/400 mg al giorno. Se il resveratrolo viene inserito in un mix antiossidante insieme ad altri principi attivi, le dosi di assunzione possono essere leggermente inferiori.

Sotto forma di integratore alimentare, si consiglia di deglutire le capsule di resveratrolo a digiuno, evitando l'assunzione concomitante a pasti ricchi di grassi, che potrebbero dimezzarne la biodisponibilità.